di Carlotta Speranza
“A livello globale s’indeboliscono i meccanismi multilaterali a favore dell’unilateralismo, si afferma la legge del più forte. L’Unione Europa è un contrappeso a questa tendenza”. Lo spagnolo Josep Borrell non è ancora l’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera (entrerà in carica con tutta la Commissione europea il primo novembre, e prenderà il posto dell’italiana Federica Mogherini) ma già è chiaro, con questa dichiarazione, suggerisce l’idea che darà personalità e autorevolezza al suo ruolo.
“La sfida – ha detto – è unirci per contare di più. Condividere la sovranità è il contributo dell’Europa al mondo. Il momento è critico: all’Onu i veti delle grandi potenze sulle decisioni a maggioranza sono cresciuti in modo esponenziale, gli accordi internazionali sul commercio sono in crisi, si smantellano il patto con l’Iran e il trattato internazionale sulle armi atomiche mettendo a rischio la stabilità nucleare; è emblematica la crisi degli Accordi di Parigi sul clima, nonostante la crisi ambientale”. Borrell ha parlato in occasione dell’incontro “Pace senza confini”, organizzato a Madrid dal 15 al 17 settembre, dalla Comunità di Sant’Egidio insieme all’Arcidiocesi della capitale spagnola. “Condividere la sovranità – ha aggiunto Borrell – è l’ideale radicato nella storia europea: dalla sconfitta dei due totalitarismi nel 1945 e nel 1989 è nata la nostra libertà, che si è affermata contro la legge del più forte”.