di Giorgio De Rossi
Le politiche ed i programmi comunitari sono spesso risultati lontani e complessi rispetto alle nostre realtà nazionali: solo con una certa fatica stanno oggi guadagnando, poco a poco, programmazione dopo programmazione, fiducia, visibilità e credibilità. Un’ottima opportunità è stata infatti garantita a tutte le micro imprese italiane, sia nella fase di avvio dell’attività, che in quella di sviluppo, dal Programma Operativo “OCCUPAzIONE E INNOVAZIONE SOCIALE” (“EaSI”). Esso, inserito nell’attuale programmazione 2014/2020 (la V°), si prefigge di contribuire all’attuazione della strategia Europa 2020 sostenendo finanziariamente la realizzazione degli obiettivi per la promozione di un livello di occupazione sostenibile, nonché la garanzia di un’adeguata protezione sociale e di un miglioramento delle condizioni di lavoro. Detto Programma “EaSI” (Employment and Social Innovation) si articola su tre assi distinti ma complementari: in particolare, l’ASSE 3 “MICROFINANZA e IMPRENDITORIA SOCIALE” favorisce l`accesso ai finanziamenti, attraverso il micro credito, sia per gli imprenditori principalmente per quelli che hanno difficoltà ad accedere al mercato del credito tradizionale che per le imprese sociali. Pertanto, alla vasta platea delle attività operative, che si avvale degli incentivi offerti dal citato P.O. “EaSI”, dobbiamo aggiungere gli investimenti per lo sviluppo e l’espansione di quelle imprese che perseguono uno scopo di tipo socio-assistenziale.
Considerato che le nostre micro imprese rappresentano circa il 95% del totale degli imprenditori nazionali, ben si comprende l’importanza strategica dei finanziamenti per potenziare le capacità degli operatori della micro finanza.
Il micro credito da offrire a condizioni vantaggiose al micro cosmo aziendale può essere indispensabile, per esempio, ad un operatore per l’acquisto di un sistema informatico necessario per far fronte ad una domanda crescente o potrebbe dover assumere personale per soddisfare al meglio l’offerta di prodotti o servizi. Queste attività vengono sostenute finanziariamente nei 28 Paesi dell’U.E. avvalendosi proprio del Programma della Commissione europea “EaSI”. E’ importante sottolineare come il sostegno alla micro finanza e alle imprese sociali avvenga solo attraverso specifici strumenti finanziari erogati da intermediari finanziari selezionati, in quanto la Commissione UE non finanzia direttamente imprenditori o attività sociali.
In tale quadro, lo scorso 23 settembre, è stato firmato un accordo, per un importo di € 60 milioni, tra il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) ed UniCredit; esso segue il primo accordo da 50 milioni di euro siglato con il FEI nel 2018 a beneficio di circa 2.500 micro imprese italiane. Con ciò la linea complessiva di micro credito garantito in Italia dal citato Programma per l’Occupazione e l’Innovazione Sociale è ora pari a 110 milioni di euro.
I prestiti sono disponibili per i singoli imprenditori e per tutte le micro imprese con meno di 10 dipendenti ed il cui fatturato annuo od il totale attivo di bilancio non superi i 2 milioni di euro. Il finanziamento concesso da UniCredit, rivolto a tutte le microimprese per l’avvio e lo sviluppo delle loro attività, oscilla da un importo minimodi€2.000adunmassimodi€ 25.000. La durata dei finanziamenti è fissata in 5 anni per i beni ammortizzabili (materiali e immateriali) ed in 2 anni per scopi di circolante e liquidità. Poiché la garanzia viene prestata dal Fondo Europeo per gli Investimenti (il FEI è una delle principali istituzioni europee: nato nel 1993 con sede in Lussemburgo, ha l’obiettivo di sostenere la creazione, la crescita e lo sviluppo delle PMI), il credito non può e non deve essere assistito da garanzie reali. La modalità di erogazione è in un’unica soluzione ed il prestito è disponibile su tutto il territorio nazionale attraverso la rete delle filiali UniCredit.
Abbiamo visto che l’ASSE 3 del P.O.”EaSI”, oltre al sostegno della micro finanza e della mini imprenditoria, offre linee di credito a imprese sociali che vogliano generare un impatto sociale sul territorio, chiaro, concreto e misurabile. Il contributo finanziario consiste in un finanziamento chirografario a medio-lungo termine ed è rivolto alle imprese che abbiano un fatturato annuo o un attivo di bilancio non superiore ad € 30 milioni, nonché sottoscrivano la “Dichiarazione di Intento Sociale”, da cui emergano, sia l’obiettivo di generare un impatto sociale positivo e misurabile, che la limitazione alla distribuzione di utili. L’importo erogabile varia da un minimo di € 10.000 ad un massimo di € 500.000. La durata del finanziamento è pari a 5 anni per i beni ammortizzabili ed a 2 anni per scopi di liquidità.
In ultima analisi, riteniamo che l’obiettivo finale di un’attenta programmazione comunitaria debba tendere a supportare ed incentivare un numero sempre maggiore di imprese le quali, per la loro dimensione (micro imprese), o per specifiche finalità (sociali), verrebbero altrimenti escluse dai circuiti offerti dai servizi bancari tradizionali.