Non sarà del tutto una Brexit indolore con l’accordo raggiunto all’ultimo minuto tra l’Unione europea e il Regno Unito. Questo il motivo per cui la Commissione europea ha proposto la creazione di un fondo di riserva da 5 miliardi di euro: “the Brexit Adjustement Reserve”. La libera circolazione delle merci, dei servizi e delle persone, nonostante il “deal”, dovranno sempre rispondere a due sistemi governativi differenti. Ecco la necessità dell’esecutivo di Bruxelles di far fronte ai costi aggiuntivi, compresi quelli legati alla burocrazia, che con alta probabilità colpiranno le imprese e l’occupazione degli Stati membri coinvolti dalla Brexit.
5 miliardi di euro prefinanziati già dal 2021 fino al 2024 – si legge nella proposta di regolamento della Commissione Ue – “per sostenere i settori economici, le imprese e le comunità locali, comprese quelle dipendenti dalle attività di pesca nelle acque del Regno Unito; per sostenere la riduzione dell’occupazione, la riqualificazione e la formazione; per garantire il funzionamento dei controlli di frontiera, doganali, sanitari e di sicurezza; per informare i cittadini e i settori economici”.
Il commissario per il bilancio Johannes Hahn ha dichiarato: “Abbiamo progettato questa riserva per fornire un aiuto rapido e semplice, concentrandosi sugli Stati membri dell’UE più colpiti dalla Brexit. Conto ora sul Consiglio e sul Parlamento europeo per trasformare senza indugio la nostra proposta in un sostegno finanziario concreto. Ovviamente, l’adattamento strutturale alle nostre nuove relazioni con il Regno Unito richiederà un aggiustamento a lungo termine molto più lungo di quanto questa riserva da sola potrà mai fornire. Il nuovo e potente bilancio dell’UE sosterrà questo lavoro “.