L’andamento dei prezzi al consumo continua ad essere stabile al ribasso in Europa. La pandemia e i suoi effetti sull’economia tengono bassa l’inflazione notevolmente al di sotto della soglia di garanzia stabilità (in prossimità del 2%) dai tecnici di Bruxelles.
Il dato annuale a novembre 2020 nella zona Euro è stato del -0,3%. Nello stesso periodo del 2019 l’inflazione era all’1%. I tassi più bassi sono stati registrati in Grecia (-2,1%), in Estonia (-1,2%) e in Slovenia e Cipro (-1,1%). I più alti (tutti fuori dalla zona Euro) in Polonia (+3,7%), Ungheria e Repubblica Ceca (+2,8%).
In Italia l’inflazione si è attestata a -0,3%. Segno meno anche in Spagna (-0,8%) e Germania (-0,7%). Francia e Paesi Bassi con il più: rispettivamente +0,2% e +0,7%.
“Una volta venuto meno l’impatto della pandemia, una ripresa della domanda, sostenuta da politiche monetarie e di bilancio accomodanti, eserciterà pressioni al rialzo sull’inflazione nel medio termine”, ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde.
