L’ambiente è sempre al centro dell’attenzione dell’Unione europea. Al fianco del piano d’investimenti del New Green Deal, che prevede l’impegno dei Paesi Ue all’impatto climatico zero entro il 2050 con la neutralità delle emissioni inquinanti, c’è anche la tutela della biodiversità con il conseguente effetto della trasmissione delle malattie da animali a uomo.
Si è svolta a Parigi la quarta edizione del “One Planet Summit”. Il vertice internazionale che ha visto la partecipazione di numerosi capi di Stato e governo, leader d’imprese e rappresentanti della società civile, in collaborazione con le Nazioni Unite e la Banca mondiale. Biodiversità, lotta alla deforestazione, protezione degli ecosistemi e delle specie, i temi trattati.
Ha partecipato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha evidenziato il parallelo tra l’ambiente e le nuove epidemie.
“Quando le temperature aumentano e la natura scompare, subiamo più disastri naturali e malattie zoonotiche. Abbiamo parlato molto dei legami tra perdita di biodiversità e COVID. Ma questo non è il primo, l’ultimo o anche il più significativo esempio. Pensate a come sia iniziata una delle epidemie più letali di Ebola: con un ragazzino che gioca accanto a un albero in un remoto villaggio della Guinea. Un albero che era stato infestato dai pipistrelli che erano stati spinti verso il villaggio perché l’80% delle foreste della regione era stato distrutto. Conosciamo le tragiche ripercussioni che ciò ha avuto. Per questo investiremo diverse centinaia di milioni di euro nei prossimi quattro anni per la ricerca: sulla biodiversità, la salute degli animali, le malattie emergenti e molto altro ancora. Per un One-Planet ma anche per il nostro One-Health”, ha detto la von der Leyen.
