Arrivano le prime prese di posizione sulla decisione dei grandi gestori delle piattaforme social di bloccare gli account del presidente Usa, Donald Trump, per incitamento alla violenza. Dubbi sulla limitazione del diritto alla libertà di parola vengono sollevati in Europa.
“Non possiamo lasciare che le Big Tech americane decidano come possiamo o non possiamo discutere online. I meccanismi di oggi distruggono la ricerca del compromesso e la costruzione del consenso che sono cruciali nelle società libere e democratiche. Abbiamo bisogno di un approccio normativo più rigoroso”, ha scritto il capogruppo del Ppe all’Europarlamento, Manfred Weber.