La Corte di giustizia Ue, chiamata a risolvere una richiesta d’asilo di un migrante minorenne della Guinea arrivato in Olanda, è stata chiara nel dare l’interpretazione del diritto Ue a cui tutti gli Stati membri devono adeguarsi: “Prima di emettere una decisione di rimpatrio nei confronti di un minore non accompagnato, uno Stato membro deve accertarsi che nello Stato di rimpatrio sia disponibile un’accoglienza adeguata per il minore. Inoltre, se al momento dell’allontanamento non è più garantita un’accoglienza adeguata, lo Stato membro non potrà eseguire la decisione di rimpatrio”. Così hanno deciso i giudici della Curia nella causa C-441/19 TQ/Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid.
* In foto in evidenza il Commissario Ue con delega ai fenomeni migratori, Margaritis Schinas