Giornata della protezione dei dati personali

Il Consiglio d’Europa ha istituito la “Giornata della protezione dei dati personali” nel 2006, fissandone la ricorrenza il 28 gennaio di ogni anno.

La Commissione ha scelto una strategia dell’UE nella protezione dei dati con la “Comunicazione sugli aspetti internazionali della tutela della vita privata” del gennaio 2017. Da questa è derivata la “Decisione di adeguatezza reciproca UE-Giappone”, che ha definito la più grande area di circolazione sicura dei dati.

Dal 25 maggio 2018 è entrato in vigore, in tutta l’UE, il “Regolamento generale sulla protezione dei dati”.

Nella “Relazione di valutazione” pubblicata dalla Commissione europea nel giugno 2020 si legge che il Regolamento ha raggiunto gran parte degli obiettivi, con l’applicazione effettiva delle regole, dando diritti ai cittadini e opportunità alle imprese in piena rivoluzione digitale.

Dichiarazione congiunta della Vicepresidente Věra Jourová e del Commissario Didier Reynders:

“Già nel lontano 1981 la tutela della vita privata era nel DNA dell’Europa: la Giornata della protezione dei dati personali di quest’anno, che si celebra il 28 gennaio, segna il 40° anniversario della “Convenzione 108” del Consiglio d’Europa, l’unico trattato internazionale sulla tutela della vita privata e la “madre” della normativa UE in materia di protezione dei dati. Le norme europee sulla protezione dei dati sono ora diventate il modello di riferimento seguito in tutto il mondo”.
“Durante la pandemia di coronavirus abbiamo potuto apprezzare ancor più del solito quanto sia importante un regime di protezione dei dati efficiente. Nuove soluzioni digitali quali le app di tracciamento funzionano solo se le persone hanno fiducia e si sentono protette da possibili abusi di tali strumenti. Grazie al regolamento generale sulla protezione dei dati i cittadini si sono sentiti responsabilizzati e sostenuti”.
“La circolazione libera e sicura dei dati è essenziale anche per la continuità di funzionamento delle amministrazioni pubbliche e delle imprese durante la pandemia. La tutela della vita privata e una facile circolazione dei dati personali devono procedere di pari passo. Grazie al suo innovativo regime di protezione dei dati, che si è affermato come modello di riferimento a livello internazionale, l’UE si trova in una posizione che le permette di promuovere flussi di dati sicuri e affidabili su scala mondiale. A tal fine potenzieremo la cooperazione con i partner che condividono i nostri stessi valori a livello bilaterale e multilaterale, sfruttando la crescente tendenza alla convergenza verso l’alto a livello globale delle norme in materia di tutela della vita privata. Siamo a un passo dal finalizzare i colloqui sull’adeguatezza con la Corea del Sud e siamo impegnati in dialoghi di adeguatezza con diversi altri partner internazionali”.
“Contribuiamo attivamente al lavoro di organizzazioni internazionali quali l’OCSE volto a elaborare norme e protezioni globali per l’accesso delle pubbliche amministrazioni ai dati personali, fattore sempre più importante per i flussi di dati. Severe norme sulla protezione dei dati sono parte della soluzione per affrontare la pandemia. Tali norme ci torneranno utili via via che aumenterà l’accelerazione della transizione verso società ed economie basate sui dati. I cittadini europei possono stare tranquilli: nell’UE i dati personali appartengono solo ai legittimi proprietari.”

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