Secondo l’indagine speciale Eurobarometro sul futuro dell’Europa – effettuata nei 27 Stati membri dell’UE tra il 22 ottobre e il 20 novembre 2020 – tre quarti degli europei considerano positiva la Conferenza sul futuro dell’Europa, sei su dieci ritengono la riflessione sul futuro influenzata dalla pandemia da COVID-19 ed il 92% sono convinti della necessità di riservare maggiore considerazione alla voce dei cittadini nelle decisioni sul futuro dell’Unione.
I punti di forza dell’Unione europea emersi dal sondaggio sono, per il 32 %, il rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto mentre, per il 30 %, la potenza economica, industriale e commerciale. Il 51% delle risposte propendono per il coinvolgimento di persone di ogni estrazione, con un maggior ruolo da assegnare ai giovani (47 %), ai governi nazionali (42 %) e a intellettuali e scienziati (40 %).
Il 51 % degli intervistati vorrebbe poi intervenire in prima persona: alte percentuali sono state registrate in Irlanda (81 %), Belgio (64 %), Lussemburgo (63 %) e Slovenia (63 %). Per il 55 % del campione il voto alle elezioni europee rappresenta in maniera primaria la voce dei cittadini nell’UE, ma considera importanti anche altri interventi dei cittadini nelle scelte sul futuro dell’Europa.
Fra i quesiti del sondaggio c’era quello sugli sviluppi più auspicati nel futuro dell’Europa: i più menzionati sono stati l’equiparabilità del tenore di vita (35 %) e una più forte solidarietà (30 %) nei diversi Stati membri.
Di un certo rilievo anche la realizzazione di una politica sanitaria comune (25 %) e la comparabilità dei parametri nell’istruzione (22 %).
L’indagine speciale Eurobarometro n. 500 “Il futuro dell’Europa” (EB94.1) è stata condotta in modalità diretta faccia a faccia e con interviste online, su incarico della Commissione europea e del Parlamento europeo. Sono state intervistate 27 034 persone.