di Teresa Forte
La Gran Bretagna che, una volta uscita dall’Unione europea, ha immediatamente sbattuto la porta chiudendola sul programma Erasmus, è stato un brutto colpo per molti (per gli studenti italiani era la meta preferita).
Ma l’Unione europea va avanti in questo programma di integrazione- scambio per gli studenti, lo allarga (non sarà più riservata ai soli universitari, ma potranno partecipare anche quelli più giovani e quelli più grandi, come gli stessi insegnanti oppure iscritti a corsi per adulti). E Bruxelles raddoppia la spesa, che passa da 14,7 a 28,4 miliardi nel piano 2021-2027 (la durata dei 7 anni è quella dei bilanci comunitari). L’intenzione è di arrivare a 12 milioni di partecipanti.
Quanto durerà la “trasferta” negli altri Paesi dell’Unione europea? Da due giorni ad un anno. Un terzo degli studenti italiani che hanno partecipato a un programma Erasmus, è poi rimasto almeno per un periodo all’estero a lavorare. Sono previsti dei sostegni ulteriori oltre alle borse di studio, in considerazione delle spese che un trasferimento in un altro Paese comporta.
La prossima scadenza per partecipare al bando Erasmus + è in calendario per questo ottobre. E ci sarà la possibilità di scambio di intere classi