Di Carlo Felice Corsetti. La Commissione europea e l’alto rappresentante hanno adottato la 25a relazione annuale al Parlamento europeo e al Consiglio sugli sviluppi politici ed economici nella regione amministrativa speciale di Hong Kong. Il rapporto tratta gli avvenimenti dell’anno 2022, che corrisponde al 25° anniversario del passaggio di Hong Kong alla Repubblica popolare cinese nel 1997 ed al 2° anniversario dell’approvazione della legge sulla sicurezza nazionale (NSL). In esso viene evidenziata la costante diminuzione dell’elevata autonomia, delle garanzie democratiche e dei principi di libertà di Hong Kong che la Cina, seguendo il principio “un paese, due sistemi”, avrebbe dovuto preservare almeno fino al 2047. L’Unione europea e i suoi Stati membri hanno seguito da vicino gli sviluppi economici e politici nella regione amministrativa speciale di Hong Kong. La Commissione europea e l’Alto rappresentante, a seguito di una decisione del Parlamento europeo nel 1997, pubblicano una relazione annuale sull’evoluzione politica ed economica di Hong Kong. Con la motivazione della sicurezza nazionale, per tutto l’anno 2022, le forze dell’ordine hanno arrestato 236 persone ai sensi della NSL e di altre leggi ed incriminato 145 persone e 5 società, con un tasso di condanna del 100%. Erano in attesa di processo – diversi detenuti da gennaio 2021 – 47 attivisti pro-democrazia, membri dell’Alleanza di Hong Kong a sostegno dei movimenti democratici patriottici della Cina e Jimmy Lai. Un quinto degli arresti della polizia di sicurezza nazionale nel 2022 sono stati motivati con la legge sulla sedizione dell’era coloniale. Il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite, nella 4^ revisione periodica ai sensi del Patto internazionale sui diritti civili e politici a Hong Kong, ha chiesto l’abrogazione dell’attuale legge sulla sicurezza nazionale. Ha manifestato altresì preoccupazione per i trasferimenti di esecuzione di sanzioni, indagini e processi alla Cina continentale, che non fa parte del Patto. Nel 2022 la libertà di stampa ha registrato un forte calo. Hong Kong ha perso in un anno 68 posizioni nella classifica sulla libertà di stampa mondiale realizzata da Reporter senza frontiere, passando al 148 ° posto su 180. La prima elezione del capo dell’esecutivo, dopo la revisione elettorale del 2021, ha visto l’ex agente di polizia e segretario capo dell’amministrazione John Lee, unico candidato, che ha ottenuto il 99,2% dei voti validi. Dalla Relazione emerge che i legami commerciali tra l’Unione europea e Hong Kong sono significativi. Già terzo partner commerciale di merci l’UE è adesso la più grande comunità imprenditoriale straniera di Hong Kong con 1.600 aziende. Hong Kong è stata la quinta economia commerciale del mondo ed è rimasta la terza destinazione di investimento al mondo. Nel 2022 l’economia di Hong Kong è tornata in recessione. E’ ancora in vigore il pacchetto di misure adottate dall’UE e dagli Stati membri, in risposta alla NSL, nelle conclusioni del Consiglio assunte nel luglio 2020:- una revisione della politica in materia di asilo, migrazione, visti e residenza e degli accordi di estradizione;- controllo e limitazione delle esportazioni di apparecchiature sensibili;- osservazione delle prove; sostegno alla società civile;- la possibilità di più borse di studio e scambi accademici;- monitoraggio dell’impatto extraterritoriale della legge;- l’astenersi dall’avviare nuovi negoziati con Hong Kong. Dichiarazione dell’alto rappresentante/vicepresidente Josep Borrell: “Per tutto il 2022, la legge sulla sicurezza nazionale e altre leggi hanno continuato a essere utilizzate per soffocare il dissenso e il pluralismo e l’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali a Hong Kong. Lo smantellamento del principio “un paese, due sistemi” e l’erosione dell’elevato grado di autonomia di Hong Kong continuano senza sosta.”——La Commissione ha pubblicato la relazione sulle attività per il 2021-2022 del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG). il FEG, con lo stanziamento da parte dell’UE di 51,8 milioni di €, ha potuto aiutare 13 000 lavoratori licenziati e lavoratori indipendenti a riqualificarsi e trovare nuovi lavori. La Commissione ha reso disponibili i finanziamenti del FEG in tutte le 14 richieste di sostegno pervenute da 9 Stati membri: Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Quasi tutti i lavoratori sostenuti avevano perso il lavoro per le conseguenze della pandemia di COVID-19 ed erano in maggioranza impiegati nel settore del trasporto aereo e automobilistico e, a seguire, nel magazzinaggio e nelle attività a supporto dei trasporti. Grazie al cofinanziamento FEG i lavoratori hanno potuto riqualificarsi nelle competenze digitali, prepararsi a nuovi lavori con tutoraggi, orientamenti professionali e assistenza nell’avvio di attività in proprio. Il FEG dal 2007 ha messo a disposizione in 177 casi di licenziamenti collettivi 688 milioni di € sostenendo quasi 168 000 lavoratori espulsi dal lavoro in 20 Stati membri. Dal 2014 ha ottenuto in tutti i casi di intervento un rilevante tasso medio di reimpiego del 60%. Il FEG partecipa pertanto all’impegno dell’UE per sostenere l’attivazione e lo sviluppo delle competenze.——-Commissione trasferisce 135 milioni di € da programmi Interreg destinati a Russia e Bielorussia a programmi con Ucraina e Moldova. La Commissione ha deciso il trasferimento di 135 milioni di € dello stumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, già assegnati ai programmi Interreg NEXT con la Russia e la Bielorussia per il periodo 2021-27, ad altri programmi Interreg con l’Ucraina e la Moldova. I finanziamenti possono concretamente riguardare: il rafforzamento della capacità istituzionale delle autorità pubbliche ucraine e moldove; i programmi di inclusione sociale; i corridoi di solidarietà; i servizi sanitari; i collegamenti di trasporto transfrontalieri; i progetti di istruzione e ricerca. I programmi Interreg, inoltre, consentono ai due Paesi di migliorare la capacità amministrativa e di gestione dei fondi dell’UE. La Commissione, in linea con le misure adottate dall’UE nel marzo 2022 a seguito dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, aveva già sospeso la cooperazione con Russia e Bielorussia nei programmi Interreg, ridistribuendo 26 milioni di € a favore dei programmi di cooperazione con Ucraina e Moldova. La stessa procedura oggi viene applicata ai rimanenti finanziamenti del periodo 2021-2027. La Commissione ha infine deciso che le regioni di Estonia, Finlandia, Lettonia e Polonia, già inserite nei programma di cooperazione con Russia e Bielorussia, potranno partecipare ad altri programmi Interreg. “La decisione di annullare la cooperazione inizialmente prevista con la Russia e la Bielorussia nell’ambito dei programmi Interreg – ha dichiarato la Commissaria per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira – è il risultato della brutale guerra della Russia contro l›Ucraina. Sono lieta che i fondi inizialmente previsti a tal fine andranno ora a beneficio dei programmi dell›UE con l›Ucraina e la Moldova. Ciò contribuirà a rafforzare la collaborazione tra le regioni dell›UE e gli attori locali con i partner ucraini e moldovi.”