La Commissione europea ha dato il via libera al Fondo BEI di garanzia per le piccole e medie imprese in crisi economica a causa del Covid-19. È partito ufficialmente il terzo strumento di sostegno messo in atto dall’Europa: Recovery, Sure e Fondo BEI.
Il Fondo di garanzia sui prestiti sarà gestito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) in linea con le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato. Il Fondo – secondo i tecnici di Bruxelles – mobiliterà fino a 200 miliardi di euro di finanziamenti supplementari alle PMI. Gli Stati membri partecipanti sono Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Svezia.
“Il Fondo paneuropeo di garanzia sblocca 200 miliardi di euro di sostegno alle imprese europee, in particolare alle PMI, che sono state gravemente colpite da questa crisi. Il Fondo riunisce il sostegno di 21 Stati membri e sarà gestito dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti. Completa i regimi di sostegno nazionali. Continuiamo a lavorare strettamente con gli Stati membri e con le altre istituzioni europee per trovare soluzioni fattibili per attenuare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus, mantenendo al contempo la parità di condizioni nel mercato unico”, così il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, con delega alla concorrenza, Margrethe Vestager.
