Giorgio De Rossi
Il 16 gennaio 2019 gli eurodeputati del Parlamento europeo riuniti in assemblea plenaria a Strasburgo hanno approvato con 517 voti favorevoli, 90 contrari e 25 astenuti il nuovo programma comunitario “InvestEU” volto a sostenere gli investimenti e l’accesso ai finanziamenti dal 2021 al 2027. Già lo scorso giugno la Commissione europea aveva presentato una proposta di Regolamento, come parte del pacchetto del bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, nella quale era prevista l’istituzione del programma “InvestEU” che avrebbe riunito in un unico programma i numerosi strumenti finanziari disponibili all’interno dell’UE sotto forma di prestiti e garanzie, rifacendosi al modello adottato per il piano di investimenti per l’Europa, il c.d. piano Junker. La proposta della Commissione intendeva supportare quattro diverse aree di policy e concentrarsi laddove l’Unione Europea avesse potuto portare maggior valore attraverso garanzie di budget in grado di attrarre investimenti privati, puntando a rilanciare l’occupazione, gli investimenti e l’innovazione. Dal punto di vista finanziario essa consentiva di destinare al Fondo “InvestEU” €15,2 miliardi e prevedeva altresì che il bilancio dell›Unione europea fornisse una garanzia di €38 miliardi da utilizzare a sostegno dei progetti di importanza strategica nella UE, così da mobilitare, attraverso il coinvolgimento di risorse pubbliche e private, oltre €650 miliardi di nuovi investimenti nell’arco di 7 anni. Il programma di investimenti “InvestEU” appena approvato dal Parlamento europeo è finalizzato ad accorpare i vari strumenti finanziari dell›UE attualmente disponibili, al fine di beneficiare delle economie di scala: riunire in particolare il “Fondo europeo per gli investimenti strategici” (FEIS), gli strumenti del meccanismo “Connecting Europe”, i meccanismi specifici del “Programma per la competitività delle Piccole e Medie Imprese” (COSME), nonché le garanzie e i congegni specifici del programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI).
Il Fondo “InvestEU” sarà un meccanismo flessibile in quanto potrà reagire ai cambiamenti del mercato e all’evolvere nel tempo delle priorità politiche. Esso sosterrà dunque quattro settori principali di intervento: infrastrutture sostenibili; ricerca, innovazione e digitalizzazione; piccole e medie imprese; investimenti sociali e competenze. Tra gli emendamenti adottati dagli eurodeputati per affinare la proposta della Commissione, vi è l’aumento della garanzia del bilancio dell’Unione europea a € 40,8 miliardi per mobilitare oltre € 698 miliardi di investimenti aggiuntivi; la definizione di obiettivi nuovi e più esplicitati, come l’aumento del tasso di occupazione nell’UE, la realizzazione degli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima e la coesione economica, territoriale e sociale. A proposito in particolare della protezione del clima, viene proposto di destinare “almeno il 40%” della dotazione finanziaria complessiva del programma “InvestEU” per gli obiettivi climatici.
Come dichiarato da Roberto Gualtieri, co-relatore e Presidente della Commissione parlamentare problemi economici e monetari, “InvestEU non è però soltanto uno strumento che prosegue la positiva esperienza del FEIS e degli altri progetti sviluppati in questi anni. Oltre a rafforzare ulteriormente il sostegno alle piccole e medie imprese, alla ricerca, all’innovazione, alle infrastrutture sostenibili, questo programma si propone infatti di iniziare ad affrontare l’enorme gap di infrastrutture sociali, denunciato dal rapporto della task force sul tema del gennaio 2018, garantendo la realizzabilità di progetti nel campo dell’educazione, della salute, dell’edilizia sociale”. Il Parlamento europeo è ora pronto ad avviare i negoziati con i ministri dell’UE al fine di raggiungere un accordo in prima lettura in data anteriore alla fine della legislatura