La campagna StavoltaVoto.eu presentata a Roma
di Alessandro Butticé
Forse per la prima volta nella sua storia recente, il primo febbraio l’Unione Europea è stata presentata, in un Auditorium Parco della Musica di Roma gremito di giovani e meno giovani, con il volto umano e col linguaggio semplice e diretto che i cittadini chiedono da tempo. A farlo, il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, in occasione della presentazione della campagna istituzionale del Parlamento europeo per le elezioni del 26 maggio 2019.
Ma Antonio Tajani, che da venticinque anni – con professionalità, determinazione e molto spirito pragmatico – difende l’Italia in Europa e l’Europa in Italia, non era solo. A supportarlo, assieme ai giovani volontari della campagna, testimonials di altissimo profilo, quali il campione olimpico e mondiale di nuoto Massimiliano Rosolino, l’argento olimpico alle Olimpiadi di Rio 2016 con il Setterosa, Chiara Tabani, e la capo di Gabinetto dell’Agenzia Spaziale Europea Elena Grifoni Winters. Oltre a loro anche il celebre tenore Andrea Bocelli e l’Astronauta Samantha Cristoforetti hanno inviato significativi messaggi e video, letti o proiettati durante l’evento, in cui tutti hanno sottolineato l’importanza dell’Europa Unita e l’importanza di supportare il suo progetto attraverso il voto.
La ragione della campagna, secondo il Presidente dell’Europarlamento, sta nel fatto che “un’Europa democratica ha bisogno della partecipazione di elettori informati”.
Democrazia è infatti partecipazione, e tra il 23 ed il 26 maggio circa 400 milioni di cittadini europei saranno chiamati ad eleggere i loro 705 rappresentanti a Strasburgo. Per l’Italia saranno eletti 76 eurodeputati. In vista di questo appuntamento, la campagna StavoltaVoto.eu, realizzata dal Parlamento Europeo con la collaborazione della Commissione Europea, si pone quindi l’obiettivo di informare i cittadini e promuovere la partecipazione al voto.
Antonio Tajani ha ricordato che “Il Parlamento europeo è l’unica istituzione direttamente eletta dai cittadini e svolge un ruolo fondamentale nel tutelare i loro interessi. Un’Europa democratica ha bisogno della partecipazione degli elettori, che devono poter esercitare il loro diritto di voto sulla base d’informazioni complete e corrette. Questo è l’obiettivo della campagnaStavoltaVoto.eu del Parlamento europeo”.
Ad aprire e chiudere l’evento, moderato dalla brava giornalista del TG1 Laura Chimenti, che ha ricordato che a maggio si scriverà un nuovo importante capitolo della storia dell’Unione Europea, e che i cittadini europei saranno chiamati a votare per rinnovare il Parlamento europeo, indicando così la direzione che prenderà l’Europa nei prossimi cinque anni, il Coro del Liceo Vivona di Roma che ha intonato, tra gli altri, l’inno europeo e quello nazionale.
Tutti gli intervenuti, giovani e testimonials, hanno messo in evidenza il fatto che la partecipazione democratica in queste elezioni è, oggi più che mai, fondamentale. Per questo il Parlamento europeo sta creando una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore affluenza degli elettori alle elezioni europee e promuove la partecipazione con la campagnastavoltavoto.eu.
Con StavoltaVoto.eu, il Parlamento europeo ha voluto puntare infatti soprattutto sui giovani, chiedendo loro di trasformarsi in attivisti del voto. L’obiettivo di ognuno di questi volontari è quello di reclutare più persone possibile che si impegnino a recarsi alle urne a maggio in questo suffragio chiave per il futuro della UE. Alcuni di questi volontari erano presenti all’evento, raccontando in diretta la propria esperienza di attivisti per l’Europa, così come gli studenti di alcune scuole medie superiori del Lazio, ed in particolare della provincia di Frosinone. campagna non per i giovani ma una campagna fatta dai giovani
“Fin dal giorno della mia elezione a Presidente, la mia priorità è stata avvicinare il Parlamento europeo ai cittadini, soprattutto ai giovani e a chi negli ultimi tempi ha sentito troppo distante l’Unione europea”, ha detto Tajani, ricordando che “Il Parlamento europeo siete voi. È l’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini a suffragio universale ed è l’istituzione che in Europa si occupa di rappresentare e difende i vostri interessi. Si tratta insomma del centro della democrazia europea”.
Beatrice Covassi, rappresentante della Commissione Europea in Italia, che, quale “burocrate non eletta” si è autodefinita come la personificazione di quello che viene spesso additato come “il male dell’Europa” ha voluto ricordare che anche lei fa parte della “generazione Erasmus”, una generazione che ha viaggiato, ha imparato le lingue ed è aperta al mondo.
Ha parlato delle sfide globali che dobbiamo affrontare (emigrazione, sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici). “Sfide di fronte alle quali c’è qualcuno che vorrebbe tornare indietro e rimettere indietro le lancette della storia e tornare ad un’epoca in cui tutti si rinchiudono nei propri confini nazionali”, ha detto.
“Ma l’Europa, come ricordato dal Presidente Tajani”, ha aggiunto, “è un posto dove si vive bene, dove la qualità della vita è altissima, non solo dal punto di vista dei diritti, ma anche dal punto di vista della qualità dell’aria che respiriamo, del cibo che mangiamo, delle cose che facciamo quotidianamente. Quindi è il momento di riscoprire l’orgoglio di essere europei, e della nostra diversità, della nostra storia e delle nostre radici. È il tempo delle scelte, è il tempo di agire, non quello di rimanere come testimoni passivi della storia, perché abbiamo la possibilità d’influenzarla, questa storia, e creare un’Europa che ritorni un’Europa dal volto umano, vicina alle sue comunità, ai suoi territori, alla sua gente, e che creiamo insieme”.
Elena Grifoni Winters, donna italiana ai vertici dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), quale capo di Gabinetto, dopo un video sulla missione Rosetta (il primo atterraggio della storia su una cometa, del quale è stata protagonista l’ESA), e sulle costellazioni di satelliti europei Galileo e Copernicus, ha testimoniato la grandezza dell’Europa nell’accesso indipendente allo spazio, con sviluppo di industrie e di servizi vitali per i nostri cittadini. “Senza i satelliti europei la vita non sarebbe la stessa (telecomunicazioni, meteo, salvataggio, navigazione, ecc.)”, ha ricordato, aggiungendo che “l’ESA è la dimostrazione che quando l’Europa fa squadra è vincente”, portando come esempi le diverse missioni europee, compresa quella sulla Stazione Spaziale Internazionale, che nessuno stato membro, da solo, avrebbe mai potuto realizzare.
“All’ESA lavoriamo tutti insieme come europei, 2000 persone, tra i quali 8 astronauti europei. La nostra forza è proprio la nostra differenza. La diversità che ci unisce e che permette di realizzare assieme programmi che da soli non saremmo mai riusciti a fare”, ha detto, di chiarando di non capire “questo disamore per l’Europa. È vero, siamo lenti, perché la democrazia è intrinsecamente lenta. Ma siamo anche lenti perché i programmi che facciamo, e lo spazio non è che un esempio, sono complessi. I grandi programmi richiedono tempo. Oggi stiamo mettendo in atto programmi approvati vent’anni fa. Dobbiamo quindi essere visionari e avere dei sogni grandi per tutta l’Europa. E per questo abbiamo bisogno di politici visionari, che vedano al di là del termine del loro mandato elettorale. Andate quindi a votare.”
L’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea, Samantha Cristoforetti, in un video messaggio dal centro degli astronauti europei di Colonia, nel quale ha ringraziato il Presidente del Parlamento Europeo e si è detta dispiaciuta di non aver potuto partecipare personalmente all’evento, ha richiamato l’importanza di esercitare con consapevolezza il nostro “diritto e dovere” di voto per il rinnovamento del Parlamento Europeo.
“Non date per scontato di vivere in una democrazia rappresentativa funzionante, seppure perfettibile”, ha detto Cristoforetti, “Non date per scontato di vivere in uno stato di diritto che garantisce le vostre libertà individuali, seppur certo in maniera imperfetta. Non date per scontato la moltiplicazione di opportunità che vi viene offerta dall’integrazione europea. Ed io certamente ne sono un esempio. Ho avuto la possibilità di andare nello spazio, grazie alla collaborazione europea e internazionale nell’esplorazione spaziale. Le grandi sfide che l’umanità deve e dovrà affrontare, dal cambiamento climatico alle grandi migrazioni, dal futuro del lavoro alle linee di conflitto geopolitico, alla distribuzione delle risorse sul nostro pianeta, sono tutte sfide che andranno affrontate in maniera globale. E le voci dei singoli e piccoli paesi europei sono voci deboli. Insieme abbiamo più forza.”
Massimiliano Rosolino e Chiara Tabani, accompagnati da due entusiasmanti video sui loro successi sportivi, hanno testimoniato l’importanza della squadra, anche negli sport individuali, per vincere le sfide più importanti. E per loro anche l’Europa deve e può, solo se unita, essere una squadra vincente di fronte alle sfide globali. “Io voto per l’Unione perché l’Unione è la forza”, ha detto Chiara Tebani.
Il celebre cantante lirico Andrea Boccelli, impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio dove ha dichiarato il suo convinto europeismo e lanciato l’invito a votare per l’Europa. “Basta il buon senso, basta guardare alla storia, a quanto accaduto il secolo scorso nel nostro continente, per comprendere la bontà della scelta europeista e per supportarla attraverso il proprio diritto e dovere del voto”, ha scritto il Maestro, “l’unione fa la forza. Sempre. Nel privato come nel pubblico. In molti si fa più che in pochi. L’Europa Unita personalmente la valuto come un traguardo di pace, una conquista importante all’interno di un lento e faticoso ma costante processo di evoluzione che fa, via via, della terra, un luogo migliore. Siamo in tanti, i problemi ci sono e molti fanno di tutto per non risolverli.
Ma a dispetto di coloro che non perseguono il bene, resto un convinto ottimista e ritengo che il mondo vada sempre meglio. Anche grazie all’Europa Unita”.
Il messaggio inviato invece da Roberto Pischiutta, detto Pivio, musicista e compositore, vincitore del David Donatello 2018 per la migliore colonna sonora e per la migliore canzone del film-musical (“Ammore e mala vita”) è stato: “Stavolta voto perché con un’Europa Unita posso difendere il nostro patrimonio culturale”.
Arnaldo Abruzzini, segretario generale di Eurochambres, in rappresentanza di 23 milioni di imprese europee, si è chiesto quale sia l’Europa economica che vogliamo per il futuro. “Cosa cerchiamo dall’Europa e cosa vogliamo dai nostri rappresentanti che votiamo e mandiamo a Strasburgo? Noi vogliamo un’Europa che ci permetta di realizzare i nostri sogni”, ha detto, “non parliamo di cose tecniche e di dettagli. Noi parliamo di un’Europa, di uno spazio, dove i nostri sogni e i nostri desideri possono essere esauditi. E se io sono un imprenditore, devo avere un sogno per essere un imprenditore, se no non posso essere così folle per impiegare le mie energie e le mie risorse per realizzare qualche cosa che oggi non esiste. Pensate, gli imprenditori sono persone che realizzano cose che oggi non esistono. Quindi sono persone che guardano al futuro. E noi, chi vogliamo mandare in Europa che sia così abile e così bravo da capire come il nostro futuro possa essere fatto? Questo è quello che noi facciamo scegliendo di votare. Per fare in modo che coloro che saranno a Bruxelles e Strasburgo siano in grado di realizzare i nostri sogni”.
A conclusione dell’evento, il Presidente dell’Europarlamento, ha ribadito che “decidere di restare nell’Unione non vuol dire negare la realtà, dire che va tutto bene. Credo che questa Unione vada cambiata profondamente per diventare più democratica e meglio tutelare i nostri cittadini. Il mio auspicio è che anche la campagna per le prossime elezioni europee sia un’occasione per discutere quei cambiamenti necessari a colmare la distanza tra i popoli europei e la nostra Unione. Ad esempio, con il rafforzamento del ruolo del Parlamento, che deve, poter proporre le leggi, come tutte le altre assemblee del mondo.
I cittadini vogliono che a decidere siano i rappresentati che hanno votato, e non dei funzionari, che sono certamente molto bravi, ma prendono decisioni che spettano ai politici solo quando i politici non sono in grado di fare il loro lavoro. E chiedano un’Unione che non abbia in primo piano l’ossessione di regolamentare tutto o che si perda in cavilli. Vogliono, piuttosto, che si concentri su poche grandi questioni: creare lavoro con più investimenti, contribuire alla stabilità e alla pace, con una vera politica estera, di difesa e di sicurezza, gestire i flussi migratori, tutelare l’ambiente, difendere gli interessi europei nel mondo globale.”
Rivolgendosi a tutti i giovani, che ha invitato ad andare a votare, ha concluso: “Votate per chi volete, per il partito che rappresenta meglio i vostri interessi e le vostre visioni, ma votate. E votate per la persona che vi rappresenta al meglio. Perché solo indicando il nome nella scheda sarete voi a deciderlo, e non i partiti”.